La MEMORIA, la COLPA, la PENA

 

Fra le numerose manifestazioni comprese negli eventi per il Giorno della Memoria, ormai dilatato a una settimana della Memoria per l’ampia partecipazione di istituzioni, scuole, fondazioni e gruppi creativi al ricordo di oltre sei milioni di vittime dello sterminio nazista, particolare rilevanza ha assunto il workshop La Memoria, la Colpa, la Pena che la Fondazione Turano ha organizzato presso la prestigiosa aula Calasso della Facoltà di Giurisprudenza della Sapienza a Roma.
Il Prof. Guido Alpa, grande giurista e importante avvocato, ordinario di Diritto Civile, cattedra ereditata dal suo maestro Stefano Rodotà, ha molto apprezzato la proposta della Fondazione di discutere in un seminario le dinamiche mentali delle scelte individuali, applicandole alla dicotomia tra Memoria del Male perpetrato contro gli ebrei e Progetto del Bene con riferimento a coloro che si impegnarono a salvare i perseguitati. Il 31 gennaio l’evento si e’ concretizzato e ha visto fra i protagonisti alcuni fra i più’ illustri intellettuali della scena romana.
Il Prof. Paolo Ridola, profondo conoscitore della lingua e degli ordinamenti della Germania moderna, Preside della Facoltà di Giurisprudenza, ha ricordato lo stupore di tutti coloro che amavano la letteratura, la filosofia e la musica tedesca nell’assistere al pervertimento della grande cultura mitteleuropea che produsse la più immane tragedia politica della storia moderna.
La Prof.ssa Luisa Avitabile, Direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche, ha ricordato con accenti commossi la figura del grande filosofo del diritto Giorgio Del Vecchio, perseguitato da opposti settori nello scontro politico durante e dopo la guerra.

Il Prof. Guido Alpa, grande avvocato e prestigioso giurista dell’Università di Roma, e il Prof. Paolo Ridola, Preside della Facoltà di Giurisprudenza della Sapienza, introducono la relazione sulle Neuroscienze del Dr. Turano.

Introdotto da una finissima relazione giuridica di Guido Alpa sul diritto ingiusto, il Dr. Carmelo Turano ha tratteggiato il focus della neurofisiologia, illustrando a un pubblico di avvocati, docenti e studenti le meraviglie del cervello e della mente.

Il Dr. Turano durante la lezione di neurofisiologia.

Il neurologo e neurochirurgo, Presidente della Fondazione intitolata ai grandi esponenti della medicina presenti nella sua famiglia, ha evidenziato le differenze tra area corticale e sotto corticale del nostro cervello, spiegando come si attivano i processi mentali degli individui e quali capacita’ di connessione siano applicabili attraverso le sinapsi al rapporto fra miliardi di neuroni che ci abitano e la conoscenza del mondo reale.

Un momento della relazione del Dr. Carmelo Turano alla Sapienza di Roma.

La Dr.ssa Caterina Podella si e’ assunta il compito di articolare nell’ambito delle Neuroscienze le problematiche oggetto del seminario. In ambito giuridico gli strumenti di cui dispongono gli scienziati della mente sono in grado di orientare le attività del mondo forense, sia nel diritto penale che nel diritto civile, aiutando i professionisti  a comprendere i contesti mentali del senso di colpa, delle scelte motivazionali e dell’assunzione di responsabilità che riguardano non solo le attività dei colpevoli di reato, ma anche la capacita’ di decidere e le riflessioni degli organi giudicanti.
Il successivo dibattito  ha evidenziato le esigenze degli avvocati di una formazione continua in materia di contenuti neuroscientifici, in rapporto alla vastità delle problematiche che i relatori hanno prospettato ed efficacemente analizzato.

Il grande interesse del pubblico per i temi del seminario e’ stato testimoniato dalla costante attenzione dei più giovani ospiti della manifestazione, gli studenti del Liceo Kant di Roma, con cui la Fondazione Turano ha stipulato una convenzione per l’approfondimento di problemi medico-scientifici come i problemi del neurosviluppo in eta’ adolescenziale, i disturbi dello spettro autistico e il declino cognitivo della mente umana, dai primi segnali fino all’insorgenza dell’Alzheimer.
La Prof.ssa Ivana Uras, Dirigente Scolastico del liceo classico e linguistico della capitale, si e’ lungamente congratulata con i relatori per la capacita’ divulgativa dimostrata nell’affrontare sistemi complessi di pensiero.
Sebbene impedito a partecipare all’evento da un piccolo problema di salute poi felicemente superato,  il Prof. Giuseppe Nisticò Direttore Generale della Fondazione EBRI, ha inviato una bellissima lettera alla Fondazione Turano in cui ricorda la grande personalità di Rita Levi Montalcini, scienziata che fu perseguitata dalle leggi razziali ma prosegui’ nelle sue ricerche che la condussero nel 1951-52 alla scoperta del Fattore di Crescita Nervoso, rivoluzionando le scienze del XX secolo.
La Fondazione Turano e l’European Brain Research Institute hanno ufficializzato nel corso della giornata un accordo di partnership teso a condividere progetti comuni di ricerca nel campo delle Neuroscienze, promuovendo contemporaneamente l’applicazione clinica e traslazionale dei risultati conseguiti.

 

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